In caso di attivazione di servizi non richiesti, come posso difendermi nel caso in cui il mio operatore telefonico (ad es. H3G, Wind, Tim, Vodafone) mi addebiti dei costi per l’attivazione di giochi, musica,suonerie, o altro?
Una domanda ricorrente e a cui vogliamo dare una risposta esaustiva in tutti i suoi punti.
L’utente può chiedere all’operatore telefonico la restituzione degli importi corrisposti e non dovuti, oltre al risarcimento di tutti i danni, anche non patrimoniali, patiti.
In tali casi, infatti, l’utente della compagnia telefonica può agire in giudizio nei confronti dell’operatore, per chiedere, tra l’altro:
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il rimborso dell’indebita fatturazione delle voci non dovute;
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la restituzione degli importi indebitamente pagati;
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il risarcimento di tutti i danni, anche non patrimoniali (come stress, ansia), subiti a causa del comportamento della compagnia telefonica.
Sentenze su servizi non richiesti: ecco cosa stabiliscono
Con recente sentenza del 9/9/2015, n. 11122, peraltro, anche il TAR Lazio ha stabilito che l’addebito di servizi non richiesti e/o richiesti inconsapevolmente dall’utente, costituisce pratica commerciale scorretta e aggressiva, ai sensi del Codice del Consumo.
Tale condotta è, infatti, idonea a condizionare indebitamente il comportamento economico del consumatore, addebitando sul conto telefonico, senza alcun preavviso e senza possibilità di opporsi, somme di denaro asseritamente dovute per il pagamento di servizi che, in realtà, il consumatore potrebbe non aver richiesto consapevolmente
Siffatto comportamento incide non solo sulla possibilità, per il consumatore, di acquisire gli elementi conoscitivi necessari circa il contenuto del contratto, ma sulla sua stessa volontà di stipularlo.
Per tali motivi, egli avrà diritto a richiedere il rimborso delle somme corrisposte per colpa del comportamento illegittimo del gestore ed il risarcimento dei danni dallo stesso causati.
contributo a cura dell’avv. Andrea Scarano